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Fondata il 24 Novembre 1892 dal Prof. Ercole Pasquali Ente Morale con Decreto Regio n. 3512 del 24 Dicembre 1928

Rinnovati i vertici della società scientifica, le priorità del nuovo presidente nazionale riordino punti nascita, la SIGO:

12 Gennaio 2011

Verranno riconvertiti i centri con meno di 1000 parti l’anno, già le prime resistenze. Il prof. Surico: “Noi essenziali per far comprendere che una struttura qualificata vale qualche disagio logistico”

Novara, 12 gennaio 2011 – “Non sono ammissibili deroghe al piano di riordino dei punti nascita: le strutture con meno di mille nascite l’anno vanno riconvertite. Saremo noi ginecologi, per primi, a spiegare alle nostre pazienti che è meglio sopportare alcuni minimi disagi logistici, magari qualche chilometro in più, ma avere strutture che garantiscono al meglio la salute di madre e bambino”. Il prof. Nicola Surico, nuovo presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) in carica dal primo gennaio fino al 2013, ribadisce l’appoggio dei ginecologi al piano di riordino dei punti nascita proposto dal Ministro Fazio ed approvato a fine anno dalla Conferenza Stato-Regioni. “Sappiamo che i veri problemi si presenteranno ora, sul territorio, in fase di applicazione delle nuove disposizioni, che prevedono la razionalizzazione/riduzione progressiva dei centri con un numero di parti inferiore a 1000 l’anno. Per scongiurare resistenze a livello locale ci faremo portavoce, in prima persona, di una sensibilizzazione delle donne, per sottolineare come questi criteri vadano a loro tutela. Questo è il primo passo per una nuova stagione della ginecologia nel nostro Paese, sulla base di un rinnovato rapporto di fiducia fra donne e medici”. Il piano, già operativo, prevede 10 punti chiave per ridisegnare la mappa della nascita del nostro Paese: riconvertire i centri in modo che siano attrezzati e sicuri, favorire il parto naturale, garantire a tutti l’accesso all’analgesia epidurale, migliorare la formazione degli operatori e monitorare e verificare costantemente le attività. “Le pazienti devono potersi recare con serenità nelle nostre strutture – continua Surico – e devono sapere che la SIGO si sta adoperando, e continuerà a farlo, per collaborare con le Istituzioni nell’applicazione delle migliori evidenze a favore della donna e del bambino”.

Il nuovo presidente SIGO individua nella formazione la priorità del suo mandato per il prossimo triennio: “Serve un’alleanza fra istituzioni diverse, per garantire professionalità complete. Ancora oggi esistono scuole di specializzazione sprovviste delle strutture adeguate. Così come vanno rivisti i criteri di accreditamento dei corsi di formazione: abbiamo assistito ad una proliferazione di proposte purtroppo non sempre adeguate. Va promossa un’effettiva integrazione della funzione universitaria di didattica con gli ospedali di insegnamento, previsti dal piano e le Società scientifiche vanno coinvolte direttamente e si devono fare garanti della qualità. La SIGO intende lavorare fianco a fianco delle Istituzioni per tradurre al più presto in realtà quanto previsto dalla riforma”.

La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, nata nel 1892, rappresenta la grande casa comune di tutti i ginecologi: la presidenza del prof. Surico, inizia proprio con un appello all’unitarietà e alla collaborazione fra università, ospedale e territorio: “È su questo triplice asse che si gioca la sfida per una migliore assistenza materno infantile e non è più il tempo di sterili battaglie di retrovia – conclude Surico -. Dobbiamo impegnarci tutti insieme a tutela della sanità pubblica, una risorsa inestimabile del nostro Paese, che rischia di venir messa in discussione. Continuerò la tradizione di chi mi ha preceduto, per una rivalutazione, culturale ma anche economica, dell’assistenza materno-fetale e della salute della donna nel suo complesso”.

Intermedia
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