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Sesso, da oggi disponibile anche in Italia Jaydess

28 Maggio 2014

L’annuncio a Lisbona, al Congresso della Società europea che riunisce oltre 5.000 ginecologi

 

SESSO, DA OGGI DISPONIBILE ANCHE IN ITALIA JAYDESS

‘È LA CONTRACCEZIONE INTRAUTERINA SMART CAMPIONE NEGLI USA’

La prof.ssa Dubini: “Le sue dimensioni ridotte (è il sistema più piccolo al mondo) e la bassa dose di ormoni la rendono più efficace e adatta alle donne di tutte le età”. Il Presidente SIGO Scollo: “In Italia troppa ignoranza: 4 adolescenti su 10 affrontano la prima esperienza senza alcuna protezione”.

 

Lisbona, 28 maggio 2014 – Si chiama Jaydess ed è il nuovo sistema intrauterino che ha già riscosso un grande successo da campione negli Stati Uniti, con un livello di soddisfazione del 95%. Arriva da oggi anche in Italia ed è “smart” perché assicura la maggiore efficacia e rilascia a livello locale il minimo dosaggio possibile di ormoni, liberando la donna dalla routine contraccettiva. L’annuncio viene dal 13° Congresso della European Society of Contraception and Reproductive Health (ESC), che si svolge fino a sabato a Lisbona. “Jaydess garantisce una serena sessualità a tutte – afferma la prof.ssa Valeria Dubini, Consigliere Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) -. Grazie alle sue caratteristiche e alle dimensioni ridotte (è il sistema intrauterino più piccolo al mondo) è adatta alle donne di tutte le età, anche le più giovani e le piu’ …distratte. Inoltre, non provoca un aumento di peso. Dopo che è stata inserita nell’utero dal ginecologo, con una semplice procedura, assicura un’altissima protezione fino a tre anni. E poi si può rimuovere in qualsiasi momento e il ritorno alla fertilità è immediato. Questo metodo mantiene inalterata la funzionalità ovarica della donne, e agisce localmente impedendo la risalita degli spermatozoi”. “Ora possiamo offrire alle nostre assistite un nuovo ed efficace metodo -: aggiunge il prof. Paolo Scollo, Presidente Nazionale SIGO -. Nel nostro Paese è ancora forte l’ignoranza: il 30% delle giovani ritiene che il coito interrotto sia un efficace sistema contraccettivo. E 4 su 10 affrontano la prima esperienza sessuale senza nessuna protezione. Il risultato? Nel 2012 abbiamo avuto oltre 105.000 aborti e il 40% delle gravidanze totali era indesiderato. La nostra Società scientifica da anni è impegnata in progetti di educazione sessuale per i giovani. Ma serve anche da parte delle Istituzioni italiane ed Europee un maggiore impegno a promuovere un cambiamento culturale che favorisca la sessualità consapevole tra le donne”.

 

“Al Congresso è stata presentata una ricerca internazionale condotta in 17 Paesi, Italia compresa, su poco meno di 9.000 donne (8.837), che evidenzia ancora numerose lacune delle italiane sui temi della contraccezione – sottolinea il prof. Emilio Arisi, Presidente della Società di Medicina Italiana della Contraccezione (SMIC) -. Solo il 16% sostiene di sentirsi ben informata su tutti i metodi a disposizione, il 70% sotto i 30 anni è costantemente preoccupata di dimenticarsi il contraccettivo in uso e il 19% ha affrontato una gravidanza indesiderata. L’altro dato interessante è che l’87% delle donne in Italia prenderebbe in considerazione una contraccezione “fit & forget” (“metti e dimentica”). Questi dati devono farci riflettere. La scelta di quale metodo usare – prosegue Arisi – deve tenere conto sia delle condizioni generali di salute ma anche delle esigenze e caratteristiche personali. Ed è compito del ginecologo informare la donna. Purtroppo una su 5 non ha mai parlato con il proprio medico di contraccezione. Finalmente, anche nel nostro Paese abbiamo a disposizione sistemi contraccettivi intrauterini di ultima generazione. Inoltre Jaydess può essere tranquillamente utilizzata anche dalle donne che non hanno mai avuto figli. Il costo di questo nuovo metodo equivale a circa 4 euro al mese”. Il ricorso all’aborto e la sua prevenzione è uno dei temi forti al centro del 13° Congresso dell’ESC, cui l’Italia, con la SIGO, gioca un ruolo di primo piano. “In tutto il mondo una gravidanza su cinque termina in un aborto – conclude il prof. Scollo -. In Europa le fasce di popolazione più esposte ai rischi derivati da comportamenti sessuali pericolosi sono i giovani. In Italia la situazione è aggravata dal fatto che, a differenza di altri Paesi, l’educazione sessuale non è una materia scolastica obbligatoria. Solo il 16% delle ragazze italiane ha seguito lezioni in classe da insegnanti o medici. Come SIGO abbiamo promosso “Scegli Tu”, il primo progetto nazionale di educazione a una sessualità responsabile, ormai attivo da dieci anni”.

 

 

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